Angelanna ha scritto:
Ricordo mia madre mi raccontava che quando era giovane lei c'era molto più senso della comunità, ci si aiutava a vicenda senza farsi troppe domande. Io non conosco nemmeno gli abitanti del mio palazzo, ci limitiamo ad un saluto e rare volte a due chiacchiere.
Le sento anche io spesso affermazioni simili ma poi anche in quell'epoca non erano tutte rosa e fiori e se si scava a fondo nelle relazioni dell'epoca si noteranno che i problemi erano più o meno simili, solo che una volta le persone erano più obbligate a stare assieme perché per il lavoro da contadino non lo potevi fare da solo, mentre oggi ci si può permettere di lavorare anche senza vedere nessuno dietro ad un pc.
Altra cosa è che oggi con la maggiore informazione che c'é si nota tutto e subito e di solito le cose negative passano prima del resto, però rimane quella sofferenza per questa vita di fondo che la situazione attuale ha solo fatto emergere...mentre una volta era diversa anche la concezione di sofferenza.
Io pure mi sento solo, ma sono solo proprio fisicamente essendo nato in un paesino piuttosto isolato anche se in pianura sia da mezzi di trasporto pubblici sia da internet arrivato 10 anni fa, sono l'unico della mia età nei dintorni, e l'unico che ha interessi totalmente diversi da chiunque qui attorno e con un modo di ragionare completamente diverso.
Io sinceramente non comprendo come chi possa abitare in una città enorme si possa sentire solo...voglio dire che su 20mila persone almeno una ce ne sarà con cui fraternizzare almeno un po', che abbia i tuoi interessi almeno...non so se mi son spiegato...